COSA ASPETTARSI DA UN CORSO DI REIKI?
Quando ho partecipato al mio primo corso Reiki, nel gennaio del 1990, ho frequentato un corso nel fine settimana che includeva il primo livello Reiki. L’ho adorato, ma gli anni successivi mi hanno fatto capire che c’era molto di più nella pratica del Reiki di quello che il mio insegnante che era stato in grado di fornire in quel fine settimana. Ripensando a quella mia prima esperienza Reiki ecco cinque cose che avrei voluto sapere sin dal primo giorno.
1. LA NECESSITÀ DI PRATICA REIKI
Quel primo livello Reiki è stato divertente, emozionante e magico. Ma anche molto approssimativo, veloce nella parte pratica del Reiki e tralasciando alcuni parti fondamentali della Reiki. Ad esempio, sebbene ci siamo presi il tempo per praticare Reiki sulle altre persone presenti, non è stato messo in evidenza quanto importante sia la pratica Reiki a livello personale (il trattamento Reiki su noi stessi) quindi il protocollo di cura di sé. Ci è stato appena consigliato di esercitarci. Di conseguenza, anch’io mi sono concentrato principalmente sul fare Reiki alle persone più che a me stesso, il che mi lasciava stranamente esausto ed emotivo (non mi era stata neanche insegnata la fondamentale protezione energetica Reiki di primo livello…).
In un altro corso Reiki di primo livello un altro insegnante invece ha sottolineato l’importanza della pratica personale e ha cambiato il mio viaggio nel Reiki. Sono diventato più radicato con me stesso e con il flusso del Reiki ed ho iniziato ad abbandonare gli strati di rabbia, frustrazione e preoccupazione e offrire Reiki con una Luce più brillante agli altri.
2. LA MEDITAZIONE NEL REIKI
Ho frequentato moltI corsi Reiki, la maggior parte incentratI quasi esclusivamente sul dare Reiki agli altri, quindi sulla guarigione pratica. L’unica meditazione che mi era stata insegnata inizialmente è stata Gassho, e probabilmente l’abbiamo fatta per tipo… tre minuti.
Ricordo ancora un Maestro Reiki che oggi non c’è più che ci diceva: pratico Reiki e Meditazione. Lui le intendeva come pratiche separate.
Ma il Reiki è Meditazione.
Durante la pratica di guarigione Reiki, dobbiamo essere consapevoli, concentrati e pienamente presenti. Inoltre, ci sono diverse meditazioni Reiki specifiche per stimolare e connettersi più profondamente con l’energia che si imparano nei livelli Reiki giapponesi.
Ad esempio, Joshin Kokyu Ho (Respiro Purificante), Seishin Toitsu, o il Meditare con i Jumon e gli Shirushi del secondo livello Reiki.
Anche i Kyogi, i precetti del Reiki che iniziano con la frase “Solo per Oggi…” possono essere ottimi strumenti di contemplazione.
L’aggiunta di queste meditazioni alla pratica Reiki aiuta a sperimentare il sistema Reiki oltre la guarigione pratica e portarlo a un livello più profondo: riconnetterti con la tua vera intima essenza.
3. NON DO GUARIGIONE, STO TENENDO UNO SPAZIO PER LA GUARIGIONE
Ho passato i miei primi anni di pratica Reiki cercando così tanto che le persone si sentissero meglio e trovassero il benessere, che incolpavo me stesso se non ci riuscivano.
Credevo che la mia energia Reiki non era “abbastanza forte”, oppure che “non mettevo le mani nei posti giusti”, o altre cose. Capire che il mio lavoro come praticante Reiki era prima di svolgere il mio lavoro essendo pienamente presente durante le sessioni di Reiki, è stato una illuminante e completa visione alternativa che mi sollevava da molte responsabilità esterne, potendomi così dedicare solo alla mia introspezione interna.
4. FERMARSI DEL TEMPO
A volte la nostra pratica Reiki diventa noiosa e ripetitiva per un po’. Nessuna intuizione significativa, poche sensazioni, solo la vecchia pratica regolare da manuale. E forse viene meno la voglia di fare o di dare Reiki.
E questo è normale!
Stiamo elaborando e integrando.
Di solito termina improvvisamente e magari si ha solo bisogno di pazienza. Se invece dura, potrebbe essere un segno che è ora di contattare il nostro Maestro Reiki o mentore che può fornire una guida per aiutarci ad andare avanti. Il che mi porta a…
5. LA NECESSITÀ DI MENTORING E FORMAZIONE REIKI CONTINUA
Quando ho fatto miei diversi Master di diverso lignaggio Reiki, sempre mi è stato detto che quella era tutta la formazione Reiki di cui avevo bisogno. Il resto era solo pratica, pratica e pratica.
Si in parte è vero… ma il fatto è che quando ti eserciti con il Reiki, quello è proprio il momento in cui le domande saltano fuori.
Quando ho cominciato a ricercare nozioni sul Reiki anche studiando con Maestri Reiki giapponesi, una cosa che mi ha molto colpito era che tutti mi facevano notare che Mikao Usui ha studiato le pratiche spirituali giapponesi per decenni, mentre noi occidentali ci aspettiamo di imparare il suo sistema… in un giorno o al massimo in un paio di fine settimana.
Così ho ho apprezzato molto i diversi accompagnamenti o tutoraggi Reiki a lungo termine dopo la frequentazione dei corsi Reiki.
Mi era stato sempre risposto che non era necessario. Al massimo se mi fossi sentito bloccato, sarebbe servito un trattamento Reiki speciale o una sessione di bilanciamento dei chakra.
Dopo aver seguito altri tre corsi di formazione Master Reiki, e aver partecipato a molti ritiri ed aver praticato in Giappone, ho compreso che i precedenti maestri Reiki incontrati non erano stati in grado di fornire assistenza o tutoraggio perché letteralmente non sapevano più di quello che mi avevano insegnato nei corsi Reiki frequentati.
La pratica del Reiki sembra semplice. Ottieni una iniziazione, impari alcune tecniche e voilà, il gioco è fatto.
Ma questa semplicità inganna.
Ci sono molti livelli per la comprensione del sistema Reiki. Dobbiamo spostare la nostra mentalità verso quella della formazione continua. Di interrogazione e contemplazione della pratica. Di avere un Maestro Reiki con profonda esperienza e che sappia seguire gli allievi Reiki anche dopo i corsi, trasformandosi in mentore ed accompagnatore.
Pensaci; succede nello Yoga, nelle arti marziali e nella maggior parte delle pratiche. Perché non nel Reiki?
Se stai per frequentare un corso Reiki, o hai appena iniziato la tua pratica Reiki, spero che queste cinque lezioni che ho imparato strada facendo nel modo più duro, ti aiutino ad avere una strada più agevole verso una pratica Reiki profondamente appagante e completa.