COUNSELING


CAMPI DI AZIONE DEL COUNSELING E DEL COACHING

Sono tanti e molteplici come sono gli esseri umani. Quello che per alcuni potrebbe essere un problema per altri potrebbe non esserlo. 
Il Counselor quindi ha come obiettivo primario quello di aiutare le persone a valorizzare come elemento evolutivo, le proprie situazioni di disagio, dolore o stress.

Principalmente nelle seguenti occasioni:

  • di riciclaggio professionale (motilità, adeguamento a nuove scelte aziendali, stress del ruolo)

  • di riciclaggio esistenziale (separazioni, genitorialità impreviste, impulsi vocazionali, travagli di salute energetica mentale spirituale)

  • nelle situazioni in cui è richiesta una prestazione personale superiore al proprio ordinario

  • nelle scelte di miglioramento o di cambiamento dello status esteriore o interiore

  • nell’Ambito scolastico: gli interventi di Counseling tendono ad agevolare la relazione insegnante-studente, insegnanti-genitori, insegnante e altre figure professionali.

  • “blocco da esame”, ansia da prestazione, incapacità di organizzare gli studi, lontananza da casa, difficoltà ad ambientarsi nell’università o nel nuovo ambiente (questo problema può essere particolarmente sentito dagli studenti fuori sede), difficoltà a integrarsi in un ambiente sociale e culturale differente da quello di provenienza, difficoltà a concludere gli studi, approccio passivo nello studio, incertezza e insoddisfazione rispetto alle proprie scelte, difficoltà relazionali con i coetanei e con i docenti.

  • nell’Ambito sociale-pedagogico-riabilitativo: si occupa di assistenza, reinserimento e riabilitazione di soggetti singoli o gruppi con precedenti penali o in varie forme di crimine e/o con soggiorni in case circondariali o similari.

  • nell’Ambito socio-assistenziale: assistenza, prevalentemente effettuata da strutture sociali organizzate, ad ogni individuo che possa trovarsi di fronte ad un disagio emergente non identificato per il quale esprime una richiesta di aiuto generalizzata, volendo però rimanere nell’anonimato. Ha il compito di sostenere il disagio della persona, indirizzandola, quando necessario, verso una visita specialistica o una terapia più specifica.

  • nell’Ambito aziendale: ha la finalità di favorire un miglior dialogo tra le organizzazioni interne all’azienda e di agevolare la relazione interpersonale verso la valorizzazione delle risorse umane nei vari contesti lavorativi.

  • nell’Ambito sociale: scarsa fiducia in sé e bassa autostima, difficoltà a prendere decisioni, crisi esistenziali, difficoltà di coping (saper far fronte a determinate cose …), problemi di gestione delle emozioni, difficoltà a gestire le situazioni stressanti, difficoltà relazionali e sentimentali, problemi personali, familiari, e affettivi.

  • crisi di ansia o di panico, insonnia, problemi psicosomatici, ansia da separazione, episodi depressivi.

  • problemi della sfera sessuale, identità sessuale e di genere.

  • pensieri suicidi o autodistruttivi, risposte a situazioni traumatiche, morte di un amico o di un familiare.

  • disturbi alimentari e dell’immagine corporea, abuso occasionale di alcool o di droghe leggere.

Il problema della persona viene identificato e interpretato alla luce della teoria preferita allo esperto di counseling, la quale spiega i fattori e i meccanismi generali che regolano in definitiva lo stato di benessere o di malessere delle persone. Durante le sedute, in genere, l’esperto spiega alla persona che cosa ha originato il suo malessere, che cosa lo mantiene e che cosa può risolverlo. In questo modo la persona capisce che cosa gli sta succedendo (o perlomeno capisce qual è il punto di vista del counselor in proposito) e il counselor e la persona cominciano a intendersi su alcuni termini e concetti importanti e utili per il proseguimento del rapporto terapeutico.

È importante che cliente e counselor si comprendano a vicenda, che “parlino la stessa lingua”, anche se è normale che all’inizio questo non succeda (come può non succedere nel rapporto con altre persone). Le procedure impiegate, cioè le strategie e le tecniche, sono molto numerose ed è impossibile qui farne un elenco anche approssimativo.

Ciò che le accomuna è il fatto che, a differenza degli psicofarmaci, per essere efficaci richiedono una qualche forma di collaborazione e di partecipazione attiva da parte della persona.

Corsi

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